Uscire dal tunnel della morte prematura richiede impegno personale e fortuna. Chi si attiva giorno dopo giorno vivendo in modo accorto si incammina certamente verso la strada della qualità della vita e della longevità. Non e’ difficile, ma bisogna aprire la mente e lasciare uscire l’ignoranza che adulatori servili, sciocchi, sciacalli e profittatori diffondono con i tamburi. La regola prima di colui che ha un cancro e che desidera optare per una dieta vegetale ed integrale nella sua complessità e’ che l’utilizzazione contemporanea con metodi chimici può essere controproducente.  E’ un controsenso rifornire il corpo di sostanze naturali per rafforzare le difese immunitarie e al tempo stesso utilizzare metodi chimici o artificiali che distruggono le difese immunitarie. Solo in certi casi selezionati si possono abbinare le due modalità. La possibilità dipende da certe specifiche di aggressività e velocità del tumore e da situazioni personali non superabili quali ad esempio la labilità emozionale. Chi non e’ pronto all’atto di volontà o coloro che non capiscono che i protocolli effettuati sono inconcludenti sbagliano ad illudersi che tra cure naturali e artificiali possa esserci sinergia. Molte persone cascano in questo errore, le cure naturali consigliabili avranno un ruolo secondario e di supporto per ridurre gli effetti tossici della chemio e della radioterapia, ma niente di più. Esistono metodi che mettono in protezione il sistema immunitario, come la dieta MiMa digiuno di Valter Longo, ma la stimolazione forzata con l’alimentazione naturale deve essere procrastinata al termine delle cure sintomatiche. Non c’e’ razionale nell’uso contemporaneo: il cancro e’ frutto di un artificio innaturale e le cure con sostanze chimiche e agenti artificiali possono essere utili solo per fronteggiare situazioni di urgenza. La cura e la guarigione si ottengono solo comprendendo la forza della natura. Il ‘fattore tempo” e’ l’elemento decisionale.

Lascia un commento