L’inverno è complice dei cuochi.
Costoro godono dell’autunno e dell’inverno quando il freddo, la pioggia e la neve costringono le popolazioni occidentali a coprirsi con indumenti avvolgenti ed imbottiti. L’inverno nasconde il grasso che si accumula mangiando al ristorante o in casa cibi densi di calorie. L’attività fisica è anch’essa ridotta., la brutta stagione non invita alla passeggiata post prandiale. L’inverno è la stagione dell’ingrasso. Carne, formaggi, dolci, patate, pasta e pane bianco, zuccheri raffinati e cappuccini con latte schiumato con la golosa zuppetta di brioches alla crema forniscono tante calorie impossibili a smaltire. Per essere in pari tra le calorie assorbite e quelle bruciate con il movimento, bisognerebbe abitare al 17esimo piano e salire e scendere per le scale con le borse della spesa almeno due volte il giorno. Basta cercare sui siti internet specializzati nel calcolo delle calorie correlate all’attività fisica, per capire che ogni inverno in occidente aumenta il peso delle persone in media di 2 chili.L’estate scopre gli altarini e mette a nudo non tanto il brutto aspetto estetico quanto la pericolosità di un costume alimentare dannoso. L’accumulo di grasso è responsabile delle morti premature. Non solo gli obesi sono a rischio aumentato del 100%, ma sono a rischio elevato anche quelli in sovrappeso. Costoro possono cancellare dal loro vocabolario la parola “longevità”. Gli ultra centenari stanno diventando sempre più rari. Superare i 100 anni è un lusso che possono permettersi solo quelli con un fisico magro, le cosiddette persone asciutte. I longevi si contrappongono alla massa di persone che muoiono prematuramente e che rinunciano alla vita, all’affetto dei loro cari e passano gli ultimi mesi in tribolazioni e sofferenze in ospedale. Il progresso ha allungato la vita delle persone, ma al tempo stesso ha aumentato le malattie: si vive di più, ma si muore prima della naturale longevità delle persone.
L’estate permette, a chi ha incontrato la sua coscienza, di guardarsi allo specchio e riflettere sul proprio fisico e sulla propria mentalità. Basta un metro da sarta, il metro a stecca serve al becchino per prendere le misure esatte.
La gente non se ne rende conto e in parte non ne ha colpa. La sua ignoranza è coltivata da un sistema industriale che ha stravolto il modo di vivere naturale. Complice è il gusto saporito dei cibi che, maggiore è la loro densità calorica, maggiore è la loro pericolosità. Con il metro, uomini e donne hanno la possibilità di tirare fuori la testa da sotto terra. Lo struzzo di fronte a un pericolo non scappa, si ferma e nasconde la testa pensando che niente succederà. Il girovita superiore a 90 cm dice che il grasso è stratificato sotto la pelle e dentro la pancia tra gli intestini. Nei giovani inizialmente si forma una bozza davanti allo stomaco, come se avessero mangiato un melone. In realtà non è tutto grasso, buona parte della protuberanza è dovuta all’aria che si forma con la putrefazione dei cibi animali nel digiuno. Quell’aria fetida che asfissia il microbiota e provoca l’alitosi che allontana amici, familiari e conoscenti. Passando gli anni il melone scende e si trasforma in un cocomero che cresce di anno in anno. Come le balene che hanno un grasso pieno di DDT e metalli pesanti, così i chili in sovrannumero rappresentano il deposito di sostanze tossiche e cancerogene.
Le donne non sono da meno per l’accumulo di grassi. La conformazione tra i due sessi è differente. Il sedere è quello che insieme ai seni prosperosi attira gli sguardi degli uomini, ma il primo segnale di quello che si chiama dislipidemia è la cellulite. Le cosce assumono un effetto butterato che le donne non vedono perché gli affossamenti cutanei sono prevalenti nelle zone posteriori. Anche qui il metro da sarta dice la verità. La cellulite si forma per cibi ad alta densità calorica e per insufficiente attività fisica. Dalla cellulite il passo è breve. Il corpo si trasforma in un budino ambulante, dove la massa muscolare si riduce e i lipociti divengono grumi di grasso che si organizzano in salami o salsicce.
Per fortuna è stato inventato lo slogan “il grasso è bello” che abbatte i sensi di colpa degli obesi e dei sovrappeso. La verità è che un sistema alimentare irrispettoso per il corpo porta conseguenze deleterie per la salute. Con dispiacere si vedono famiglie e gruppi di persone con una silhouette malata di grasso. Il grasso bianco e delicato dell’infanzia è un ricordo lontano. Con il passare degli anni il colore diviene giallo per tendere al giallo ruggine e la consistenza aumenta sino a formare grumi bozzoluti. Più la massa grassa aumenta più il grasso tende a diventare rancido per la mancanza di ossigenazione.
Tutte queste conoscenze le dobbiamo alla bella stagione estiva che scopre le nudità e rivela il benessere o il malessere della società moderna.