Corpo, Mente e Anima: la Triade indissolubile della Salute

aggiornamento 2 febbraio 2025

mirco bindi Scuola elementare di Epigenetica Bioquantica

 Il Creatore mise tutto il suo impegno per creare l’universo: la terra, le acque, l’aria, le piante, i pesci, gli uccelli incluse le mosche. Si divertì moltissimo con i dinosauri, ma dopo un paio di morsi smise e tutti sanno come sono finiti. Il Creatore, che era single, si mise a giocare con il fango in riva al fiume, fece un pupazzetto di fango e cominciò a parlarci. Dopo un pò si annoiò e pensò che diventava pazzo se non c’era qualcuno con cui scambiare due parole. Fu così che modellò un pupazzetto di fango e lo attivò con il suo soffio vitale. Il pupazzetto, dopo il primo smarrimento lo chiamo’ “Babbo” e chiese una pupazzetta per divertirsi tutti insieme. Per il Creatore le cose cominciarono a non andare bene. Alla fine tra calci, sputi ed urla si divisero e ciascuno prese la sua strada.

Con in trascorrere del tempo il pupazzetto, senza considerare il ruolo di “Coscia larga” e del “Viscido serpente”, si accorse che il Creatore non era misericordioso. Il diluvio Universale fu uno sterminio di massa da cui, per atto miracoloso, si salvò Noè e pochi altri. La Bibbia e’ piena di storie su come gli ebrei, popolo eletto, passò centinaia di anni in schiavitù e diaspore che continuano tutt’oggi. Il loro comportamento non rispondeva ai principi etico morali dell’Universo, ma anche certi stati sovrani non erano da meno. Gli Egiziani sperimentarono sulla loro pelle le prime sette piaghe, mentre i Babilonesi finirono sepolti dalla sabbia. Oggi siamo alla decima piaga. Il morbo del secolo, il cancro colpisce il corpo succhiando fino all’ultimo respiro la vitalità del malato. Sembra proprio una punizione del Creatore per aver azzoppato la triade indissolubile e concatenata di Corpo, Mente ed Anima.

Le conseguenze del peccato originale sono la mentalità gretta materialista della società del profitto. Finita l’epoca della fede cieca nelle religioni, l’ateismo in tutte le sue forme si è diffuso a macchia d’olio. Le malattie degenerative rodono il corpo giorno dopo giorno e l’uomo diviene uno Zombie vivente, simbolo della involuzione genetica e della farmaco dipendenza. L’affanno per acquisire un posto al solo nel lavoro, nella scuola, nella carriera, nella società è la conseguenza della mentalità egocentrica che costringe la mente a uno stress continuo. Le scarice di cortisolo ed adrenalina sono continue nonostante non esistano rischi per la sopravvivenza della specie. La mente si annebbia e la farmaco-terapia ingrassa con la vendita di ansiolitici, barbiturici e droghe più o meno illegali. La rivoluzione industrale del 1700 ha fatto svanire l’anima nel denso fumo nero dello smog. Oggi linquinamento dell’aria paradossalmente impedisce all’agnello smarrito di trovare la strada per arrivare in chiesa o in un tempio. Le strade sono stata spalmate di catrame tossico e le scarpe con la suola di plastica isolano l’uomo dalla energia magnetica della Terra. Si crea una distorsione tra le energie naturali della natura, il toroide cardiaco e i campi elettromagnetici artificiali dei cavi elettrici, delle reti internet e di tutto ciò che impedisce la percezione dell’energia universale.

L’uomo è orgoglioso del suo corpo e della sua supremazia. Il microscopio ha mostrato batteri e cellule e da allora non ha saputo trattenersi. L’evoluzione della scienza ha creato una distorsione generando un progresso tecnogeno. l codice della vita (DNA) è oggetto di esperimenti che tendono a creare l’uomo superiore dimenticando che la sua spasmodica attività altro non è che una imbiancatura di facciata di un enorme complesso di atomi ed elettroni di cui non sa niente. Le energie sottili, i biofotoni, i biosononi, la simultaneità che viaggia alla velocità della luce sono misteri che non lo appassionano. E’ più facie studiare il particolare di un gene del DNA o un antigene di un cancro che analizzzare l’insieme dei singoli elementi. Il riduzionismo è per definizione tecnogeno, è fine a se stesso, produce profitto e degenerazione sociale.

Il Creatore dall’alto dei cieli osserva il pupazzetto sganasciandosi dalle risate con un velo di melanconia per aver dimenticato di mettere un limite alla stupidità umana.

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