In questa pagina NON troverete le ultime novità terapeutiche, le cure per tumore e nemmeno i tipi istologici o il grading.
Qui illustro i miei principi: il metodo biologico e naturale elimina la causa primaria del cancro e disintossica il corpo dalle sostanze nocive o artificiali.
1) La cura è centrata sulla persona cioè sulla triade di corpo, mente e anima. Ridurre il cancro a una crescita incontrollata di cellule dimenticando la complessità della natura umana è sbagliato.
2) Il cancro nasce da uno stato infiammatorio cronico determinato da un’alterazione metabolica dell’equilibrio acido-basico delle cellule. I cibi di origine animale sono la causa primaria della “infiammazione degenerativa da cibo“. La dieta vegetale e integrale del China study si basa su prodotti naturali biologici e non raffinati. Il suo obiettivo è fornire al corpo micro e macro nutrienti, fibre, proteine zuccheri e grassi in un ciclo continuo di variabilità e stagionalità. I cibi raffinati tipici dell’industria alimentare sono cibo gustoso per il cancro. Il pane e la pasta devono essere autenticamente integrali.
3) Il sale è un elemento il cui uso massiccio nella gastronomia moderna, insieme allo zucchero raffinato, accentua la degenerazione cellulare predisponendo la nascita del cancro. Sale e zuccheri aggiunti sono vietati. Il sale è sostituito dalla combinazione di spezie, peperoncino, curcuma e pepe e lo zucchero ammesso è quello naturale della frutta.
4) Il cancro per manifestarsi ha bisogno di molti anni per manifestarsi. Chi pensa di risolvere il cancro in poco tempo sbaglia. La degenerazione cellulare è un processo spesso irreversibile e solo la disintossicazione delle tossine prodotte quotidianamente è in grado di eliminare. Il metodo Gerson è il sistema migliore per affamare il cancro tramite i succhi di frutta e verdura e ripulire il corpo dalle tossine. I clisteri al caffè attuano un lavaggio epatico ed ematico tale da far regredite le masse tumorali e dare sollievo al dolore.
5) Le sostanze chimiche cancerose presenti nell’aria, nell’acqua e nel cibo sono decisive nella multi-fattorialista’ del cancro. Il pericolo non è solo l’amianto o il benzopirene o il cromo esavalente come raccontano i giornalisti, sono le sostanze aggiunte nei cibi e nei prodotti di uso quotidiano ad avvelenare il corpo. Il magnesio stearato degli integratori, l’alluminio nei deodoranti, i profumi artificiali, il cloro nei dentifrici, le cotture a 115 gradi della pasta sono esempi di come il cibo da alimento per la vita è trasformato in un prodotto per la malattia. Solo chi amplia la sua conoscenza e rifiuta questo sistema di vita riduce il rischio.
6) I 10.000 cancri che riempiono i libri o i siti ufficiali di oncologia possono essere riuniti in due categorie: cancri aggressivi e cancri benevoli. Queste due tipologie hanno bisogno di una cura diversa a seconda che il cancro sia in fase iniziale o disseminata. Questi quattro parametri permettono di personalizzare la cura. Il metodo oncologico biologico si associa bene con altri metodi non convenzionali. L’ascorbato di Potassio di Pantellini è una presenza costante. La dieta Mima digiuno di Valter Longo contribuisce alla longevità con i suoi cinque giorni di digiuni mimetici. La Cannabis terapeutica nelle diverse formulazioni anche in associazione a Vitamina C e curcumina liposomiale, è un altro pilastro. L’aloe arborescens, l’artemisina, i chelanti dell’enterosgel e gli altri metodi del mondo del NON convenzionale possono essere utilizzati nelle singole realtà. Anche il protocollo antiparassitario della Dottoressa Hulda Clark può essere utile per prevenire le complicazioni infettive della dieta vegetale e integrale.
5) La radioterapia, l’ormonoterapia o la chirurgia sono interventi limitati sul corpo e possono essere integrati per risolvere situazioni specifiche. La chemioterapia è un discorso a parte perché’ sistemica e distruttiva del sistema immunitario. Spesso la persona cerca nel NON convenzionale un aiuto quando si accorge che le cure fatte non sono servite a fermare il cancro. Qui i risultati sono minimi. Quando la chemioterapia è decisa dalla persona, la sua volontà deve essere rispettata e i consigli sono mirati a un’attenta sorveglianza della tossicità e a un approccio di minima. I protocolli moderni sono diversi da quelli di trenta anni fa. A quei tempi la qualità della vita era ancora considerata e la persona non era trasformata in un numero assegnato dal protocollo.
6) La pianificazione della cura prevede sempre una soluzione B alternativa.
7) L’intensità della cura dipende dal 1)PSK (Performance Status Karnofsky), dal 2)test sulla Qualità della vita, dai 3)Sintomi, dallo 4)Stadio del tumore, dalla 5)Forza di volontà della persona e da 6)Pregressi trattamenti.
8) Tutte le persone che seguono un metodo oncologico biologico devono sostenere gli esami diagnostici (markers, Tac, Rmn, prelievi di sangue, etc.) senza la vessazione della fretta dei protocolli ospedalieri.
9) I suggerimenti e i desideri dei malati sono sempre presi in considerazione per il semplice motivo che “nessuno conosce il proprio corpo meglio di se stessi”.
10) La mia disponibilità è continua per rispondere a quesiti, dubbi o per cercare suggerimenti di altri professionisti.
Personalmente non ho inventato niente, utilizzo metodi comprovati di guarigioni definitive. Quando la guarigione non è conseguibile, la Qualità della vita diviene il primo obiettivo. Tutti si deve morire, ma tra morire come uno Zombie in ospedale e morire nel proprio letto con le persone amate intorno, c’è una grande differenza.
Per chiarezza affermo la gratuità di tutti i miei consulti. I proventi delle mie pubblicazioni sono devolute in attività filantropiche.
Il cancro, come molte altre malattie, è frutto della ignoranza. Invito sempre le persone a studiare la propria malattia e impegnarsi per diventare parte attiva del processo di guarigione.
Biblioteca:
–L’alimentazione nella prevenzione del cancro di Mirco Bindi
–The China study di Colin. Campbell
–Guarire con il metodo Gerson di Charlotte Gerson
–La via della longevità di Valter Longo
–Transurfing vivo di Vadim Zeland
–I frullati verdi di Victoria Boutenko.