Il latte vaccino è forse l’elemento più pericoloso che sia stato introdotto nell’alimentazione umana.

É un dato scientifico inoppugnabile, la correlazione tra il latte e una serie di eventi che si riflettono sulle popolazioni che ne fanno largo uso. Gli Americani decisero, dopo le bombe atomiche di Nagasaki e Hiroshima, di aiutare i Giapponesi iniziando la distribuzione gratuita del latte vaccino nelle scuole elementari al posto dell’acqua. Questo avveniva nel 1947. Da quell’anno la continua assunzione del latte ha determinato il progressivo aumento della statura dei giapponesi. Da un’altezza media di 145-150 cm a distanza di cinquanta anni la statura media dei Giapponesi è aumentata a 170 – 175cm. Questo dato di fatto è considerato un successo della nutrizione occidentale moderna. Sfortunatamente in contemporanea, il carcinoma del seno che prima era raro in Giappone è diventato endemico e colpisce le donne in uguale misura a quelle occidentali. In pratica i dati statistici sul consumo del latte vaccino, l’aumento di altezza della popolazione e il numero di cancro al seno nelle donne si sovrappongono. Il caso strano è che la statura più alta è considerata un effetto benefico del latte, mentre il carcinoma al seno è negato dalla ricerca scientifica.

Certamente la produzione di latte non è più quella che avveniva prima della seconda guerra mondiale. Le mucche producevano latte solo durante i mesi dell’allattamento dei vitelli. Oggi, negli stabilimenti industriali le mucche producono latte 365 giorni l’anno.

latte vaccino industriale

Se si fa un’analisi più approfondita, si nota un altro caso stano pericoloso. Il latte vaccino contiene ormoni della crescita molto simili a quelli umani. L’aumento di altezza della popolazione che beve latte vaccino è certamente dovuto al fatto che l’ormone vaccino porta il vitello alla fase adulta in sei mesi, mentre l’ormone della crescita umana impiega 16-18 anni per trasformare il neonato in un adulto. Evidentemente i due ormoni sono simili, ma al tempo stesso la loro azione sulla crescita cellulare è molto diversa. Dai dodici mesi nella mucca, si passa a oltre sedici anni nell’uomo. Se forse, la maggiore altezza e la prestanza fisica dei giapponesi e degli occidentali allevati con il latte vaccino sono migliori, non può essere dimenticato che gli ormoni della crescita stimolano tutte le cellule del corpo. L’ormone della crescita non fa differenza tra cellule benigne e maligne.

Il vitello, come tutti gli altri animali, smette l’allattamento dopo un certo periodo. L’uomo è l’unico animale che, dopo lo svezzamento continua a bere latte e per di più di un’altra specie. Quando poi non è latte, è uno dei suoi 1000 prodotti in commercio, dal formaggio agli yogurt. Il latte è usato peggio del prezzemolo in tute le preparazioni alimentari. I bambini sono allattati dalla madre per circa due anni, in seguito la proposta di un pocciata provoca una smorfia di ribrezzo. Chissà com’è che il latte di un’altra specie è considerato “figo” cioè uno buono da morire, altrimenti detto macho, cool o sborone, di bell’aspetto e di stile spiccato.

Questa è una disgrazia! L’uso continuo del latte vaccino è innaturale nella razza umana, è una mistificazione di propaganda e un’affermazione falsa celata dal gusto prelibato e sbagliata per una crescita sana e robusta.

Stando all’analisi eseguita in Giappone nel 2006 dalla dott.ssa Ganmaa Davaasambuu (http://www.tuttosteopatia.it), il latte di mucca è tra le principali fonti di esposizione umana agli estrogeni, contenendone in una percentuale che va dal 60 all’80 per cento. In un altro studio (news.harvard.edu) la quantità dell’ormone progesterone è dieci volte superiore rispetto al latte della Mongolia.

A questi dati si aggiunge l’uso di ormoni artificiali utilizzati dagli allevatori per accorciare i tempi di crescita degli animali e per aumentare la quantità di latte in modo ininterrotto nel corso dell’anno.

Su “Il fatto quotidiano” del 31 ottobre 2014 è stato pubblicato il bliz della Polizia in nove provincie del nord Italia per sequestrare ormoni veterinari usati illegalmente negli allevamenti di mucche da latte. Servivano per aumentare la produzione del 20%.

Il sospetto che qualche cosa non quadri, diviene una realtà. La continua somministrazione dei latticini in un bambino o un adulto provoca la crescita di cellule. Se in una persona è presente una cellula maligna di cancro, questa si svilupperà con una velocità analoga a quello che avviene nei vitelli. Le cellule cancerose sono fameliche e crescono in modo incontrollato con una velocità di crescita maggiore delle cellule sane. La conseguenza per chi beve latte o mangia latticini è di correre seri rischi di un cancro inarrestabile.

 

DEFINIZIONI ironiche sui trattamenti del latte industriale tratte dal web:

  • Centrifugazione: separa latti colorati e bianchi
  • Omogeneizzazione: aggiunta di omogenizzati crescere sano e forte.
  • Raffreddamento: serve per non farlo sudare troppo.
  • Pastorizzazione: il latte viene trasformato in un pastore per controllare le pecore.
  • Pastorizzazione bassa: esemplari di pastori più bassi.
  • Pastorizzazione rapida: in pochi istanti la bevanda diviene un pastore.
  • UHT: bollitura a 135 gradi per addolcirlo e ammansirlo.
  • Sterilizzazione: il latte viene castrato.
  • Microfiltrazione: trattamenti molto interessanti.
  • Latte delattosiato: procedimento per gli intolleranti

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