La vita inizia con la nascita e termina con la morte. Questa è una evenienza da cui nessun essere umano è esente. Il sentiero che ogni individuo percorre non sarà mai uguale ai suoi simili e dipenderà dalle sue scelte e dalle sue necessità. Una dimenticanza, dalle conseguenze deleterie, è coltivata nella società progredita occidentale: “Non c’è vita senza cibo pulito e naturale”. Quest’affermazione più di ogni altra influenza la salute della persona. Un esempio di questa dimenticanza è il glyphosate (IARC, March 2015: probably carcinogenic to humans, Group 2A), un diserbante che aumenta la produttività delle sementi, che è classificato dannoso per la salute e che continuativamente è autorizzato dal governi per la produzione del frumento e del riso, nonchè tutte le volte che un pò di erba verde da noia.

La differenziazione individuale parte dalla bocca e inizia nella pancia della madre, responsabile del cibo ingerito nei nove mesi cruciali della gravidanza. la via degli enzimi

Durante tutta la vita, l’uomo non se ne accorge, ma un sistema metabolico lavora ininterrottamente all’interno delle sue cellule. Il cibo che entra in bocca segue un percorso in cui gli elementi e le energie necessarie raggiungono le aree più recondite del corpo. Possiamo immaginare che un “motore biochimico” lavora ininterrottamente per garantire la vita. Se il faraone Cheope è ricordato per la Grande piramide, onore va dato agli schiavi che la realizzarono. In modo analogo, se tutti conoscono il DNA, le proteine Nobili, gli zuccheri e i grassi, queste sarebbero una nullità senza gli enzimi. Furono scoperti nel 1878 dal tedesco Friedrich Willhem Kuhne. Sono piccole molecole che accelerano da 100 a 1000 volte le reazioni biochimiche che decompongono il cibo. Senza gli enzimi, le reazioni chimiche impiegherebbero tempi estremamente lunghi, che invece si accorciano in millesimi di secondo per il loro intervento. Senza gli enzimi l’uomo sarebbe ancora un’ameba nella storia dell’evoluzione. Sono ubiquitari in tutto il corpo. Da un qualsiasi alimento, gli enzimi liberano i nutrienti, le vitamine, le fonti energetiche, le fibre e tutte le molecole strutturali. Per esempio le catene di amido dei cibi amidacei sono scomposte in molecole semplici fino ad arrivare al prodotto finale del ciclo di Krebs, l’ADP cioè il combustibile della vita. Le proteine complesse della carne e quelle semplici dei vegetali sono spezzate nelle loro unità semplici chiamate AminoAcidi per permettere alle cellule di assemblare nuove proteine e strutture. I Sali minerali sono sciolti ed immessi liberi insieme alle Vitamine ed altri nutrienti direttamente nel circolo sanguigno. Gli enzimi danno il colpo di grazia a batteri, virus, funghi e sostanze chimiche estranee bloccate dal sistema immunitario, dagli anticorpi e dai linfonodi.

Si capisce subito che la loro quantità e qualità è enorme perché ogni reazione ha il suo enzima dedicato. La scienza ne ha identificati circa cinquemila, ma è lontani anni  luce dal quadro completo. Su internet si trova luna semplice suddivisione in funzione dell’attività digestiva o metabolica, ma nella visione del rapporto cibo/salute vanno catalogati in sette famiglie:

1) proteasi, regolano il livello degli aminoacidi nel corpo,

2) cellulasi, intervengono nei processi delle vitamine B,

3) xylamasi, agiscono sui polisaccaridi e sul sistema immunitario,

4) amilasi, scindono i legami degli amidi,

5) phitasi, regolano il livello energetico,

6) beta-collagenasi, intervengono nell’attivazione del gusto e dell’appetito,

7) invertasi, intervengono sulle attività energetiche.

L’attività degli enzimi all’interno di ogni singola cellula è tale da paragonarli a un esercito di droni. Tutti pronti per intervenire automaticamente in ogni reazione biochimica per scomporre o assemblare una molecola. È normale che la scienza abbia individuato solo le categorie e qualche manciata di enzimi presenti in maggiore quantità. Il mondo degli enzimi è come un’industria galattica dove è impossibile fare l’inventario delle ripararelle, dei dadi, dei bulloni e di tutta la minutaglia necessaria nelle micro attività routinarie. L’uomo non sa niente di tutto ciò che avviene nel suo corpo, ma le sue cellule ne sono pienamente coscienti. Solo l’evidenza di una malattia degenerativa, porta in superficie un’alterazione metabolica e, quando succede, spesso il danno è irreparabile.

Cave Canem. Durante il ciclo della vita gli enzimi si consumano e progressivamente si riducono. Ne consegue che le reazioni enzimatiche rallentano e il corpo si avvia verso la senescenza precoce o la malattia. Quante volte incontrando una persona che non si vedeva da qualche tempo, si pensa: “Dimostra più anni di quelli che ha”, oppure “è più giovane della sua età”. Nel primo caso gli enzimi sono in diminuzione, nel secondo caso gli enzimi sono stabili o addirittura in crescita.

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